
Con lo sviluppo rapido delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, il tema dell’accumulo di energia sta acquisendo sempre più rilevanza. In Italia, i sistemi di accumulo di energia stanno diventando uno strumento indispensabile per garantire la stabilità della rete e una gestione efficiente dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Grazie a questi sistemi, è possibile bilanciare le differenze tra produzione e consumo di elettricità, aspetto fondamentale in un contesto di crescente numero di prosumer e di condizioni meteorologiche sempre più variabili.
Accumulo di energia in Italia – Rapporto
Secondo il rapporto del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) pubblicato a maggio 2025, in Italia risultano operativi oltre 130.000 sistemi di accumulo, con una potenza installata complessiva che supera 1,1 GW e una capacità energetica pari a circa 2 GWh. La maggior parte di questi impianti è integrata con impianti fotovoltaici residenziali. Inoltre, cinque grandi progetti sono stati già riconosciuti come completamente integrati nella rete elettrica nazionale, con capacità di partecipare attivamente alla gestione dei flussi energetici.
Stato del mercato dell’accumulo in Italia nel 2025
Il settore dei sistemi di accumulo in Italia sta seguendo i trend europei, supportato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). A livello europeo, nel 2024 si contavano impianti per 12 GW e 21,9 GWh complessivi, con una crescita del 3% e del 35% rispettivamente. L’Italia mira a raggiungere 6 GW di potenza installata in sistemi di accumulo entro il 2030. Terna ha annunciato investimenti significativi per potenziare la flessibilità della rete. Il progetto più ambizioso è l’accumulo elettrochimico da 300 MW/1.200 MWh previsto in Sardegna.
I più grandi sistemi di accumulo in Italia
I maggiori sistemi di accumulo attualmente in esercizio includono:
- Impianti di pompaggio idroelettrico come quello del Lago di Garda (Edolo) e del Lago di Cei, che garantiscono una potenza di stoccaggio di circa 7.500 MW complessivi.
- Installazioni elettrochimiche come il progetto di Enel Green Power a Catania (20 MW/40 MWh), integrato con un parco solare, e il sistema di Edison a Castellina Marittima (25 MW/100 MWh).
- Sistema di Terna a Codrongianos (Sardegna) – un impianto di stoccaggio con capacità di 10 MW/40 MWh entrato in funzione nel 2023 per supportare l’equilibrio della rete insulare.
- Progetto di Sorgenia a Piacenza – sistema elettrochimico da 12 MW/24 MWh realizzato in sinergia con impianti fotovoltaici e in funzione dal 2024.
Progetti previsti di accumulo in Italia
- Terna: ha pianificato oltre 6 GW di accumuli entro il 2030, di cui almeno 3 GW con batterie elettrochimiche e il resto tramite impianti di pompaggio.
- Enel X: ha annunciato una serie di progetti residenziali e commerciali per complessivi 100 MW distribuiti nel centro-sud Italia.
- Gruppi privati come Edison, Engie e Innovo: stanno sviluppando soluzioni ibride fotovoltaico + accumulo in Toscana, Sicilia e Puglia.
- PNIEC: prevede uno scenario di trasformazione accelerata con oltre 8 GWh di capacità di accumulo distribuita e centralizzata entro il 2035.
Prospettive di sviluppo dei sistemi di accumulo
I sistemi di accumulo rappresentano oggi uno dei pilastri della transizione energetica in Italia. Contribuiscono a un utilizzo più efficiente delle fonti rinnovabili e a una maggiore stabilità della rete. Il crescente numero di investimenti pubblici e privati indica che il paese si sta muovendo verso un modello energetico più moderno e sostenibile. Nei prossimi anni, queste soluzioni offriranno vantaggi concreti non solo al sistema elettrico, ma anche ai cittadini e alle comunità locali.